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Situata nel cuore del centro storico di Napoli, in Piazza San Gaetano, la Basilica di San Lorenzo Maggiore è uno degli edifici religiosi più antichi e importanti della città. La sua storia si intreccia con le vicende di Napoli, dalla fondazione paleocristiana fino alle trasformazioni angioine e barocche.
Fondata nel VI secolo d.C. per volontà del vescovo Giovanni II, la basilica originaria sorgeva sul sito dell’antico Foro romano. Inizialmente presentava un atrio (nartece), un’ampia aula divisa in tre navate e un’abside semicircolare.
Con l’avvento degli Angioini, tra il 1270 e il 1300, la chiesa fu ricostruita in stile gotico francese, diventando uno dei primi esempi di architettura gotica a Napoli. Il convento adiacente divenne un centro culturale e spirituale di grande importanza, ospitando figure di spicco come San Giuseppe da Copertino, Petrarca, Boccaccio e il futuro Papa Sisto V.
L’interno della basilica si distingue per la sua struttura a navata unica con cappelle laterali e preziosi affreschi medievali. Nel transetto sono ancora visibili i pavimenti originari dell’epoca paleocristiana, testimoniando le diverse fasi di trasformazione del complesso.
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Adiacente alla basilica si trova il chiostro monumentale, risalente al XIV secolo, poi ristrutturato nel 1771. Al centro si erge la statua di San Lorenzo, opera di Cosimo Fanzago.
La Sala Capitolare, accessibile attraverso un portale trecentesco, è caratterizzata da suggestive volte affrescate da Luigi Rodriguez (1608). Le decorazioni rappresentano i frati illustri dell’Ordine Francescano, raffigurati nell’albero genealogico della famiglia francescana, insieme a missionari, letterati e papi dell’Ordine.
In fondo al chiostro, attraverso un passaggio laterale, si accede alla Sala Sisto V, un ambiente monumentale caratterizzato da affreschi seicenteschi. In origine, la sala era utilizzata come refettorio dei frati, ma nel 1442 fu trasformata in sede del Parlamento napoletano, teatro di importanti decisioni politiche.
In questa sala, Alfonso d’Aragona proclamò suo figlio Ferrante erede al trono del Regno di Napoli, un evento chiave per la dinastia aragonese.
Le volte della sala sono interamente affrescate e rappresentano le Sette Virtù Reali, circondate da allegorie delle province del Regno. Questo ciclo decorativo, oltre al suo valore artistico, riflette l’ideologia del buon governo e il ruolo del sovrano come guida della nazione.
*Biglietti disponibili in biglietteria e online
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